Da sempre girano teorie su Shining di Stanley Kubrick, ma di recente qualcuno ha notato un dettaglio nella pellicola che probabilmente era rimasto inedito fino ad ora.
Filippo Ulivieri, scrittore di saggi e libri riguardanti le opere del regista, ha creato un thread sul social X in cui parla di un dettaglio non proprio facile da notare. Difatti, secondo Ulivieri, Jack Nicholson, interprete di Jack Torrance, guarda spesso, anche se per pochissimo tempo, in camera. Questi sguardi non vanno confusi con lo sguardo in camera poiché il personaggio sta parlando con un altro che si trova dietro la camera stessa. L’autore del thread scrive:
“La maggior parte delle volte non te ne accorgi nemmeno perché durano solamente un frame, ma alcune invece sono molto più palesi. E succede solo e unicamente a Jack Torrance, nessun altro attore, nessun altro personaggio lo fa. […] Anche se non credo nella teoria secondo cui ogni cosa nei film di Kubrick è intenzionale, è difficile classificare questo dettaglio come errore. Succede troppo spesso, non può essere casuale.”
Ma qual è il motivo di questo repentino sguardo in camera? Secondo Ulivieri, il significato è semplice: “anche noi non siamo al sicuro dalla furia di Jack, i prossimi potremmo essere noi”. Ma lo scrittore afferma che questo non spiega del tutto tutti i costanti sguardi in camera da parte di Nicholson, e che forse, “questa impercettibile rottura della quarta parete, è un altro modo di Kubrick per sfidare le norme convenzionali del cinema, perché va contro ogni regola drammaturgica e grammatica dei film”. Queste le interpretazioni di Ulivieri, che lascia comunque aperto il dibattito ad altre possibili interpretazioni riguardanti Shining.
La pellicola è una di quelle considerate capolavori assoluti da parecchi critici e autori, ma purtroppo non da Stephen King che ha ammesso di odiare Shining. E voi cosa ne pensate di questo dettaglio? Qual è la vostra teoria? Fatecelo sapere come sempre nei commenti.
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