Fabio Volo, attore e scrittore di successo, ha rotto il silenzio sulla sua separazione dalla compagna Johanna Maggy Hauksdóttir, madre dei suoi due figli, Sebastian e Gabriel. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il volto di Radio Deejay ha raccontato i motivi della sua scelta, il suo rapporto con i figli, il suo presente da single e i suoi progetti per il futuro.
“Ci siamo lasciati per evitare l’inferno”
“L’inferno è quando finisci dentro un problema e non riesci a vederne l’uscita. Sono i tuoi limiti. E non è che poi non rientri più”, ha spiegato Volo, che ha annunciato la separazione solo due anni dopo averla vissuta. “La separazione non è un fallimento. I rapporti si evolvono, conta l’intelligenza. Io non credo di amare meno la madre di miei figli. E non credo che lei ami meno me. C’è un modo di stare insieme diverso. Oggi ci preme creare un ambiente amorevole per i nostri figli. Siamo anche andati in vacanza insieme, in Amazzonia”, ha aggiunto.
Il libro appronfondisce il tema della separazione
Il tema della separazione è al centro del suo nuovo libro, Tutto è qui per te, dove racconta la storia di un uomo che si ritrova a dover ricominciare da zero dopo aver lasciato la moglie. Un libro che rispecchia in parte la sua esperienza personale, ma che non vuole essere un’autobiografia. “Non è un libro su di me. È un libro su tutti noi. Su come affrontiamo i cambiamenti, le paure, le speranze. Su come cerchiamo di essere felici”, ha detto.
“Io donnaiolo? QUell’etichetta non mi appartiene più”
Oggi Fabio Volo è single, ma non cerca una nuova compagna. “Sono rimasto alla ricerca delle mie cose. La risposta non è un’altra donna. La donna più importante della mia vita è stata ed è ancora la madre dei miei figli. Rimane lei, domani non so”, ha confessato. E ha smentito l’etichetta di donnaiolo che gli è stata spesso attribuita: “Avevo quell’immagine. Ma non mi appartiene più. Ho fatto le cose giuste negli anni giusti, non ho il regret di andare in discoteca a 51 anni, sarebbe un fallimento”.
Il rapporto con il padre
Nella sua intervista, Volo ha parlato anche del suo rapporto con il padre, morto nel 2019, e di come la paternità gli abbia fatto capire molte cose di lui. “Era berlusconiano, c’erano confronti e scontri. Ma non è che non ci siamo mai parlati. Mi ricordo che non voleva che vedessi Rai 3. Io intanto lavoravo a Mediaset, dopo le Iene però tornavo a casa a fare il pane con lui in bottega. Mi ha insegnato la disciplina”, ha raccontato. E ha ricordato un episodio che lo ha commosso: “Un giorno, quando era già malato, gli ho fatto la barba io, per me è stato un momento mistico. Mentre mi avvicino per andare sull’altra guancia, lui mi ha dato un bacio. Fu inaspettato e toccante”.
E con i suoi figli
Con i suoi figli, Volo cerca di avere un dialogo aperto e sincero, senza giudizi. “Vorrei che i miei mi capissero. Ci lamentiamo sempre che i genitori non ci capiscano, però è altrettanto vero che noi figli non capiamo loro. Io vorrei che i miei mi capissero”, ha detto. E ha espresso la sua preoccupazione per il ruolo dei social nella vita dei giovani: “Quando ero giovane non c’erano i social, dopo scuola ci si trovava in piazza sulla panchina: si fumava di nascosto, limonavi. Avere una mamma di 55 anni, vestita sexy, che balla su TikTok è come se allora te la fossi trovata sulla panchina a fianco, a farsi le canne. Questi ragazzi non hanno più il riferimento di un adulto che sappia stare al suo posto”.
Il sogno: riaprire la panetteria di famiglia
Per il futuro, Volo ha in mente di tornare alle sue origini e di riaprire la panetteria di famiglia, a Brescia. “Non che mi metterò a fare il pane, eh. Devo ancora visualizzarmi cosa ci sarà dentro. Forse sarà una catena. Dentro però ci sarà la foto di papà”, ha annunciato. Un modo per rendere omaggio al padre e alla sua storia, ma anche per continuare a cercare se stesso e la sua felicità.
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