Digital Foundry ha le idee molto chiare sulla versione PC di Avatar: Frontiers of Pandora, e nella sua puntuale analisi tecnica ha definito il titolo di Massive Entertainment come uno dei giochi più impressionanti dell’anno.
Considerando le uscite del 2023, capirete che si tratta di una gran bel complimento. Alex Battaglia lo ha motivato parlando dei miglioramenti apportati al motore grafico Snowdrop e agli incredibili risultati che hanno prodotto.
In primo luogo l’illuminazione globale in ray tracing, che in alcune sequenze dona grande spessore all’immagine e valorizza la resa di ogni singolo oggetto sullo schermo, specie in determinati ambienti; la giungla iniziale, ad esempio, che è stata paragonata a quella dell’originale Crysis in termini di impatto.
La combinazione di luci e ombre in ray tracing produce effetti spettacolari sulla vegetazione, specie quando ci si avvicina alle singole piante che compongono la flora di Pandora, ed esiste addirittura un preset qualitativo nascosto che migliora ulteriormente la resa visiva del gioco per gli hardware di domani.
Un viaggio visivamente meraviglioso
In pratica l’unica critica mossa da Digital Foundry nei confronti della grafica di Avatar: Frontiers of Pandora riguarda la qualità delle geometrie utilizzate per il ray tracing, che risulta semplificata e non può essere regolata, mentre nel caso delle trasparenze vengono utilizzate semplici cubemap.
I problemi di pop-up durante il volo di cui abbiamo parlato nella recensione di Avatar: Frontiers of Pandora sono stati minimizzati in questo caso, si parla di un’alta velocità di movimento ma a nostro avviso la cosa non si percepisce davvero e il problema è in realtà comune a diversi titoli Ubisoft.
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