Secondo un recente rapporto di Bloomberg, che cita fonti anonime, le vendite pubblicitarie sulla piattaforma precedentemente conosciuta come Twitter, ora identificata semplicemente come “X”, sono inferiori di circa mezzo miliardo rispetto alle previsioni per il 2023. Le stime indicano che X potrebbe generare entrate pubblicitarie per 2,5 miliardi di dollari quest’anno, al di sotto dell’obiettivo interno di 3 miliardi. Nei primi tre trimestri dell’anno, X ha registrato un fatturato pubblicitario leggermente superiore a 600 milioni di dollari per trimestre. Si prevede un rendimento simile per l’attuale periodo, che contrasterà con i risultati superiori a 1 miliardo di dollari per trimestre raggiunti nel 2022. Joe Benarroch, responsabile delle operazioni commerciali di X, ha contestato questi dati, sostenendo che le fonti “non forniscono dettagli accurati e completi. Non siamo più Twitter e non ci misuriamo più con le vecchie metriche di Twitter, sia in termini di entrate che di metriche degli utenti.” Queste dichiarazioni mettono in luce una situazione in evoluzione per X, che cerca di distinguersi dalla sua precedente identità come Twitter e di adottare nuove strategie e misurazioni per il proprio successo finanziario e operativo. Nelle scorse settimane Musk, CEO di X, ha attaccato apertamente gli inserzionisti che hanno recentemente abbandonato la piattaforma, tra questi Disney.
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