Entra nel vivo il Sigep, il Dolce World Expo che si conclude il 24 gennaio a Rimini ed è fra i grandi eventi gastronomici italiani. Ed è nell’ambito di questa fiera di grande risonanza internazionale che il ministro della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, conferma l’iter in fase finale della legge Iginio Massari. Sarà una sorta di “oscar” dell’eccellenza in cucina, un riconoscimento istituzionale a chi si distingue per la propria maestria e per come rappresenta quella che si può definire italianità del nostro gourmet. Il provvedimento riguarderà maestri pasticcieri, grandi firme dell’alta cucin e del gourmet, e per assegnarlo sarà determinante il parere del grande Iginio. L’idea ha risonanza e fa discutere.
Le medaglie dei migliori tra i fornelli
Il premio Iginio Massari in realtà si chiama per esteso legge Massari per il riconoscimento del titolo di Maestro dell’Arte della Cucina Italiana. Vincerlo significherà ottenere una medaglia, la ulteriore promozione della propria attività di cucina e diventare protagonista di una serie di iniziative didattiche sull’arte della preparazione del cibo. Per una volta i costi della messa in pratica del disegno di legge sono contenuti, stimati in 2mila euro l’anno per il conio delle medaglie. E’ la mossa del governo italiano per mettersi in pari con la Francia che da tempo tributa questo titolo ai maestri della cucina ma anche ai grandi produttori eno e gastro di quel Paese, perciò il premio Massari riguarderà anche produttori di olio e vino. “Non capisco perché la gente è disposta a spendere 30 euro per un bottiglia di vino che finisce entro un’ora e non a spenderne 20 per un grande extravergine che dura molto di più” ha sottolineato Lollobrigida.
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Massari arruolato dal destra-centro
Resta da vedere come le star della nostra alta cucina, da Bottura a Cannavacciuolo, reagiranno all’idea di dover essere esaminati da un collega specializzato in dolci di grande fattura come Iginio Massari. Probabilmente vivranno la cosa come un giro di riconoscimenti fra grandi firme. Massari, classe 1942, già dirigente alla Bauli e alla Star, è considerato il grande continuatore dell’arte del panettone e il punto di contatto fra tradizione e innovazone nella pasticceria italiana. Già star di MasterChef e di The Sweetman. E’ stato Massari a rispondere per le rime alla stampa britannica che stava distruggendo l’imagine del panettone (leggi qui). A favore del pudding. E questo è decisamente uno dei tanti punti a suo favore.
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