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The Kolors: “A Sanremo grandi sorprese. La persona che volevamo”

today23 Gennaio 2024 7

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Dal “Festivalbar con la cassa dritta” al palco dell’Ariston con l’amore “che non si può cantare in una strofa da otto”. Con i The Kolors, in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano ‘Un ragazzo una ragazza’ (Warner Music Italy) è subito tormentone con un sound riconoscibile che porta il marchio ufficiale della band. “Abbiamo letto un po’ di recensioni sul primo ascolto del brano e siamo felicissimi soprattutto perché si parla di ‘suono the Kolors’. Avere una propria identità sonora è quello che abbiamo sempre sognato e sapere che oggi quello che gira sugli articoli è il ‘suono The Kolors’ ci fa sentire ok al 100%” commenta Stash, frontman della band che, dopo 6 anni, torna sul palco dell’Ariston con un brano che porta con sé i suoni elettronici, il groove funky e la cassa in quattro dei quali ‘The Kolors’ hanno già fatto un marchio di fabbrica.

Perché Amadeus ha fatto bene ad aspettare un anno

Il brano, arrivato sul tavolo di Amadeus già l’anno scorso, è la fotografia di un primo incontro in cui ciascuna delle due parti deve trovare il coraggio di fare il primo passo, senza il supporto del digitale e dei social (‘Serve un’idea continentale/ Vorrei parlarti e mi vergogno come un cane’). La prima versione del brano, ovvero quella dell’anno scorso, “era in una fase embrionale – racconta Stash – ma quella di oggi è completamente diversa” e più in linea con l’evoluzione della band. Era, quindi, giusta l’intuizione di Amadeus di aspettare un anno per presentare il brano: “Ha avuto ragione su tante cose e mi sento di ringraziarlo perché ha abbracciato il nostro progetto con un pezzo che oggi veramente rappresenta al 100% la nostra band, in questo momento del nostro percorso e in questa forma. Le cose accadono quando devono accadere e speriamo che il pezzo arrivi a tutti”.

“Italodisco non era stata proposta per Sanremo”

Proprio come è successo a Italodisco che, la band conferma di non aver proposto al Festival l’anno scorso. La hit protagonista indiscussa dell’estate 2023 è, dunque, “arrivata dopo” e fatta uscire, per una decisione di team, “in tarda primavera a cavallo con l’estate, senza la minima aspettativa di quello che è poi successo”. “E’ incredibile – racconta Stash – come una canzone abbia avuto la forza di raccontare quello che è stato un progetto di anni di lavoro, di studio e che ha avuto momenti difficili” facendo riferimento sia alla nuova formazione della band che ai riscontri del pubblico. Con Italodisco “è arrivata la musica nella vita delle persone; è stata abbracciata veramente da tutti”.

Stash: “I momenti di down? Ora so come affrontarli”

Sul periodo difficile, Stash commenta: “La prossima volta mi godrò i momenti di down perché saranno quelli che preparano il rinculo artistico. Senza quei momenti non avremmo avuto la convinzione di chiuderci in studio e provare a fare le cose gigantesche. Considero Italodisco un grande dolce di fine pasto dopo un mese abbondante di diete e palestra. Quel dolce lì è stato il più buono del nostro percorso”. Nonostante questo, però, con il pezzo sanremese “non volevamo ripetere Italodisco. Non consideravamo giusto il non far percepire la palette di suoni che la band in questo momento è in grado di proporre. Si deve sentire che in questo momento siamo questo e il nostro obiettivo è rimanere una band funk”.

“Sanremo? La vera Champion’s League”

“Consideriamo Sanremo, soprattutto in questi anni, la vera Champions League nel pop – afferma Stash – Nel pop c’è chi ammette di voler fare Sanremo e c’è chi mente, proprio perché il Festival è l’albo d’oro della musica che vuole un pubblico ampio”. Quanto alla performance sul palco, la band promette grandi sorprese: “Abbiamo pensato che sarebbe bello sentire un’orchestra a Sanremo che suona le linee disco, e nella prova a Roma abbiamo toccato con mano questa cosa. E’ stata una cosa incredibile che ha allargato ancora di più l’orizzonte della sonorità del brano”. Non trapela alcun nome di chi accompagnerà la band nella serata duetti, ma una cosa è certa: “Abbiamo la persona che volevamo e siamo felici per questo“. E sulla cover le idee sono chiare: “Facciamo vedere anche un’altra anima, ma super coerente con il nostro racconto. Tocchiamo delle opere, dei capolavori che restano ancora oggi contemporanei”.

(di Loredana Errico – Adnkronos)





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Scritto da: redazione

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