A Napoli hanno ritrovato un adattamento in napoletano della commedia di Molière “Sganarello o il cornuto immaginario”; diventa oggi una “commedeja pe’musica”, con l’inserimento di arie tratte dalle opere dei grandi settecenteschi napoletani Cimarosa, Paisiello, Vinci. A Roma si prosegue nel divertimento, accostando l’umor sulfureo del ”Gianni Schicchi” pucciniano alla farsa amorosa dell’”Heure espagnole” di Ravel. A Milano si cambia atmosfera, con la musica cubana dell’Orquesta ConClave.
Roma
Il 7-11-13-14-16 al Teatro dell’Opera il dittico formato dai due divertenti atti unici, “Gianni Schicchi”, di Puccini e “L’heure espagnole” di Ravel. Sul podio il direttore musicale dell’Opera di Roma, Michele Mariotti; Carlo Lepore nel ruolo di Gianni Schicchi. La regia è affidata al trentaseienne berlinese Ersan Mondtag, fondatore del gruppo Kapitæl Zwei Kolektif a Monaco di Baviera, con cui sperimenta forme di teatro multidisciplinare, performance e installazioni visive, e da sempre appassionato d’opera; rappresenterà la Germania alla Biennale Arte di Venezia 2024. Seconda parte del “Trittico ricomposto” in occasione del centenario pucciniano: dopo aver affiancato nel 2022 il primo atto del “Trittico” pucciniano, “Il tabarro”, al “ Castello del Principe Barbablù” di Bartok e il dittico attuale, il progetto si concluderà nel 2025 con la seconda parte del “Trittico”, “Suor Angelica”, assieme a “Il prigioniero” di Dallapiccola, affidati alla regia di Calixto Bieito.Lo spettacolo è ripreso da Rai Cultura che lo trasmetterà su Rai5.
Milano
Il 3 al Blue Note nuovo appuntamento di Celebrate Cuba!, il format più recente firmato dal jazz club, per celebrare la patria dei ritmi caraibici, con mambo, rumba, salsa, jazz afro-latino e cha-cha-cha. Sul palco la Orquesta ConClave, un collettivo di musicisti latinoamericani. Nel mese di febbraio il cartellone del jazz club presenta anche Ray Gelato & The Giants, con il loro concerto dedicato a San Valentino, il James Taylor Quartet, Billy Cobham; e poi Enrico Rava, Chris Potter, Antonio Faraò, Harry Allen.
Napoli
Il 2-3-4 al Teatro Trianon Viviani “O curnuto immaginario”, dove il regista Franco Cutolo ha costruito un atto unico partendo dal rimaneggiamento di un libretto anonimo in napoletano che traduceva uno dei primi fortunati titoli di Molière, “Sganarello o il cornuto immaginario”. Il libretto è stato quindi rivestito con arie dei grandi settecenteschi Cimarosa, Paisiello e Vinci. Le elaborazioni dei brani e la direzione musicale sono di Luca Mennella; la produzione è dei Febi Armonici.
Commenti post (0)