Tra le critiche più frwquenti rivolte a Vision Pro, l’headset per la realtà virtuale di Apple uscito la scorsa settimana negli States, c’è quella rivolta ai Persona, gli avatar tridimensionali che il dispositvo realizza scansionando il volto dell’utente per riproporlo nelle chiamate di FaceTime. Apple ha annunciato il rilascio della prima beta per sviluppatori di visionOS 1.1 per Vision Pro, introducendo significative migliorie estetiche ai Persona. Con l’installazione del nuovo aggiornamento visionOS 1.1, agli utenti di Vision Pro viene immediatamente chiesto di ripetere il processo di scansione per beneficiare degli “ultimi aggiornamenti in termini di aspetto”. Diverse testimonianze e screenshot condivisi sui social media rivelano che le nuove versioni dei Persona risultano generalmente più dettagliate e realistiche rispetto al passato.
Per chi non fosse familiare, Apple descrive i Persona come “rappresentazioni spaziali autentiche” di un individuo, capaci di mostrare espressioni facciali e movimenti delle mani in tempo reale. Queste rappresentazioni virtuali sostituiscono l’utente durante le videochiamate tramite Vision Pro, poiché il visore copre il volto reale. Quando si configura un Persona, vengono catturati anche gli occhi dell’utente per la funzionalità EyeSight, che permette agli altri di vedere una riproduzione dello sguardo sullo schermo esterno del Vision Pro. Questo aggiornamento rappresenta un passo avanti nell’ambito della tecnologia di realtà aumentata, con Apple che continua a spingere i limiti dell’innovazione per rendere le interazioni virtuali sempre più immersive e naturali.
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