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Tecnologia

produzione di energia pulita più vicina

today9 Febbraio 2024 11

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Quella del reattore sperimentale europeo JET – Joint European Torus – è una produzione di energia tramite fusione da record: 69,26 megajoule, mai nessuno era riuscito ad arrivare a tanto. L’eccezionale risultato è stato ottenuto riproducendo il più possibile le condizioni tipiche delle future centrali a fusione.

A 150.000.000 °C deuterio e trizio (due varianti dell’idrogeno) si fondono insieme e formano elio, rilasciando una grandissima quantità di energia termica completamente pulita.

Il merito va al consorzio europeo EUROfusion, al lavoro dallo scorso anno presso la UK Atomic Energy Authority di Culham (UK) per effettuare test sulla fusione propedeutici al super progetto ITER che partirà nel 2035 con cui saranno realizzati i primi reattori nucleari commerciali. E in tutto questo c’è tanto di Italia, con Enea, CNR, consorzio RFX di Padova e diversi atenei.

JET è l’unico tra le attuali macchine tokamak per la sua capacità di funzionare con il combustibile deuterio-trizio che costituirà la base delle future macchine a fusione come ITER e della centrale elettrica dimostrativa DEMO.

I 69,26 megajoule di calore rilasciati durante un singolo impulso nel JET sono stati rilasciati in 6 secondi da soli 0,21 milligrammi di carburante. Il nuovo record supera i precedenti conseguiti nel 2022 con 59 megajoule e nel 1997 con 22,7 megajoule.

Gli scienziati del JET sono stati in grado di riprodurre in modo affidabile le condizioni di fusione necessarie per il nuovo record in più impulsi sperimentali, dimostrando la comprensione ed il controllo che hanno raggiunto sui complessi processi di fusione.

Il successo della sperimentazione è dovuto dunque non solo al raggiungimento degli oltre 69 megajoule, ma anche – e forse soprattutto – alla identificazione di scenari e soluzioni che consentono al processo di fusione di rispettare determinati parametri e di essere riprodotto. Ad esempio è stato dimostrato come sia possibile in JET “portare il bordo del plasma in uno stato stabile evitando esplosioni di energia che raggiungono la parete“.

L’elemento fondamentale è avvicinarsi il più possibile ad ITER così che nel 2035 si possa partire subito con le nuove sperimentazioni, e con questo test il reattore JET ha dimostrato di saperlo fare in modo eccellente. Per JET questo è stato il canto del cigno: dopo 40 anni e 105.842 impulsi è stato definitivamente dismesso.



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Scritto da: redazione

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