La metropolitana di Parigi è una delle più antiche e frequentate al mondo, con oltre 4 milioni di passeggeri al giorno. E alcuni di questi passeggeri contribuiscono anche a produrre energia elettrica ogni volta che attraversano i tornelli.
Il tutto grazie a un progetto sperimentale avviato nel 2023 presso la stazione della metropolitana Miromesnil, dove sono state installate 6 mini turbine
eoliche sui tornelli. Queste turbine sono in grado di convertire l’energia cinetica generata dal movimento dei passeggeri in elettricità, che viene poi immagazzinata in una batteria o utilizzata per alimentare le luci e i display della stazione.
L’idea è nata da un gruppo di studenti della scuola di ingegneria Junia della città di Lille, che hanno partecipato a un concorso di open innovation lanciato dalla Ratp, l’azienda che gestisce la metropolitana di Parigi. Il concorso aveva lo scopo di trovare soluzioni innovative e sostenibili per migliorare l’esperienza dei viaggiatori e ridurre l’impatto ambientale della metropolitana.
Il progetto delle mini turbine eoliche ha vinto il primo premio e ha ricevuto il sostegno dell’azienda per essere realizzato e testato. I risultati sono stati incoraggianti: in un anno, le turbine hanno prodotto circa 120 kWh di energia, equivalenti al consumo annuo di energia elettrica di quattro famiglie. Sebbene si tratti di una quantità minima rispetto al fabbisogno energetico della metropolitana, che è di circa 1,5 TWh all’anno, il progetto dimostra il potenziale di questa tecnologia, che, se estesa a tutta la rete metropolitana e ad altre infrastrutture urbane potrebbe generare una considerevole mole di energia elettrica.
Altri progetti simili
La battaglia contro il cambiamento climatico e a favore di una economia più sostenibile passa da due filoni. Il primo è quello di un uso più consapevole delle risorse (energetiche e non solo, cibo in primis), l’altro è quello della ricerca. Questo settore apre a sua volte ad una doppia possibilità: utilizzare energie sostenibili e ridurre i consumi già esistenti. Spicca tra i vari esempi, il tentativo di ottenere biocarburante dai mozziconi di sigarette.
Sul fronte dell’energia cinetica prodotta in maniera sostenibile, l’esperimento della metro parigina non è il primo al mondo. Ecco altri esempi:
– A Londra, nel 2009, è stata inaugurata la prima discoteca ecologica al mondo, dove il pavimento è dotato di piastre che si comprimono sotto il peso dei ballerini e generano energia elettrica;
– A Rotterdam, nel 2016, è stato installato il primo ponte pedonale intelligente al mondo, dove i mattoni che lo compongono sono in grado di catturare l’energia cinetica dei pedoni e trasformarla in luce;
– A Rio de Janeiro, nel 2014, è stata realizzata la prima pista ciclabile solare al mondo, dove i pannelli fotovoltaici integrati nel pavimento producono energia elettrica per illuminare la pista stessa e le strade circostanti.
Questi esempi mostrano come sia possibile sfruttare le risorse rinnovabili e le tecnologie innovative per creare città più verdi e sostenibili, dove i cittadini diventano parte attiva del processo di produzione energetica. Sullo sfondo la possibilità di aumentare la consapevolezza dei privati sulla necessità della transizione energetica. E un messaggio di speranza: con investimenti coraggiosi, si può evitare che il cambiamento climatico diventi irreversibile.
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