Appena aperto in un ex locale clandestino, pubblica i suoi “dieci comandamenti” e fa parlare per le gesta precedenti della sua creatrice, Liz Johnson
di FoodCulture
Dieci regole per essere ammessi, cucina e pose estreme perfette per diffondere il verbo fra social e altri media. E una chef che aveva già fatto parlare moltissimo di sé e che qui rilancia. Ultima delle dieci regole del Frog Club, di fresca apertura, è: “Vietato baciare la chef senza il suo consenso”. Con una postilla che già fa discutere: “Per baciarla devi pagare 1000 euro”. Quest’ultima voce inserita direttamente nel menu. Altri comandamenti del Frog Club con la cucina diretta da Liz Johnson comprendono: nessuna telefonata per prenotare, nessuna foto all’interno bagni inclusi (ma lo aveva già fatto il Bros, bollato come “peggore ristorante stellato in Italia e protagonista di questa polemica), vietato essere sgarbati con lo staff, rubare o vandalizzare il locale, pensare anche solo di rubare gli arredi più pregiati, mentire sul proprio compleanno, cancellare una prenotazione più di tre volte, finire gravemente intossicati e chiedere di mangiare gratis. Tutto parte e tutto ritorna a chef Liz.
Una cuoca gourmet decisamente tempestosa
Aperto da pochi giorni a New York, il Frog Club è il ristorante gourmet estremo e provocatorio che riempie cronache e titoli delle sue trovate. Il New York Times ha parlato di un facoltoso cliente che avrebbe acquistato a 1000 dollari (più o meno equivalenti allo stesso tanto in euro) il bacio alla Johnson già nel giorno dell’inaugurazione del locale. Già lo stabile dove è sato fatto nascere questo nuovo tempio della cucina è simbolico: era un ex bar clandestino che durante il Grande Proibizionismo continuava a servire alcolici ai clienti. Al centro di tutto c’è la chef Liz Johnson, considerata fra le migliori specialiste della cucina francese, già allieva del Noma, miglior ristorante al mondo poi chiuso perché le condizioni di lavoro erano diventate insostenibili (qui l’approfondimento). E protagonista di una dura battaglia con l’ex socio e partner sentimentale, culminata con una serie di accuse shock.
Minacce, ferite e accuse di crudeltà sui gatti
Prima dell’apertura del Frog Club, Liz Johnson era salita agli onori delle cronache per la separazione da Will Aghajanian suo partner al ristorante Horses di Los Angeles. Fra i due è finita malissimo, con lei che lo accusa di averla tradita con prostitute e di aver fatto violenza ai loro gatti, e lui a denunciarla per aver cercato di ustionarlo e ucciderlo in cucina. Per la cronaca, l’Horses esiste ancora e fra i due è battaglia legale per la paternità del Frog Club. Che fai, non vuoi farti un giro nell’alta cucina con queste premesse? Eppure funziona, dai top critici gastronomici a clienti facoltosi come Jeff Bezos di Amazon e Beyoncé, è gara per mangiare al Frog Club.
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