Prima l’intervento dei Nas poi il blocco imposto dall’Antitrust. Le patatine ultrapiccanti erano diventate un fenomeno da video social come le Paqui nel 2022
di FoodCulture
Di sfide sempre più estreme fra food influencer veri o presunti (spesso la differenza la fa solo il numero di follower) abbiamo scritto qui in dettaglio. A comprendere la morte di Waffler69, Omar Palermo e Zhanna Samsonova, molto seguiti per i loro eccessi. L’ultima challenge che è arrivata a preoccupare l’Antitrust fino a portare al divieto di pubblicità e vendita, riguarda le Hot Chips. Patatine forti e piccantissime il cui lancio commerciale è basato su un unica trovata: prova a mangiarne anche solo una senza lacrimare, gridare e correre a prendere qualche liquido che spenga l’incendio, e questo liquido da bere si è rivelato poi essere il latte a giudicare dalla scelta dei vari sfidanti che si sono filmati su TikTok, Instagram e Youtube.
Quando metti in bocca il terribile Carolina Reaper
L’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha bloccato sia la pubblicità che la vendita in Italia delle Hot Chips distribuite da Dave’s. Motivo? Il messaggio ritenuto pericoloso, specie perché proposto a mo’ di sfida soprattutto ai giovanissimi. Dal punto di vista del gusto, le Hot Chips sono piccole tortillas condite con due delle varietà più piccanti di peperoncino: il Carolina Reaper e il Trinidad Scorpion. Prova a mangiarle e a resistere alla piccantezza senza bere niente era il succo della sfida. Finché l’entrata in azione dei Nas e dell’Antitrust, spinti anche dalle proteste di diverse associazioni di tutela dei consumatori, ha bloccato tutto. Lo scorso dicembre il distributore alimentare italiano aveva fermato la sua fornitura di Hot Chips, ma queste continuavano ad essere vendute online.
L’altra sfida con le chips estreme finita col morto
L’Antitrust è dunque intervenuta per fermare la Hot Chips Challenge, il motivo è la “mancanza di informazioni rilevanti su un prodotto alimentare che poteva mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, specie se bambini o adolescenti…facendo leva sulla loro propensione ad accogliere le sfide lanciate sui social media”. Stop pubblicità e stop vendita. Anche tenendo conto del precedente pessimo, la One Chip Challenge in cui si sfidavano specie i più giovani a resistere alle patatine estreme del marchio Paqui, culminata con la morte di un ragazzino di 14 anni.
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