Così Mulino Bianco ha perso la guerra di biscotti in tribunale

La guerra legale va avanti da mesi, da una parte Mulino Bianco Barilla, dall’altra le aziende accusate di copiare i sapori, l’estetica e perfino le confezioni del gigante dell’alimentazione dolce per riproporli sotto altri nomi nelle loro linee commerciali. Avevamo scritto qui del primo round vinto da Mulino Bianco ma ora arriva una seconda sentenza che ribalta l’esito della battaglia. In sostanza, sul banco degli imputati c’erano le aziende Tedesco e Sapori Artigianali, ree a dire di Mulino Bianco, di aver copiato Gocciole, Abbracci e Pan di Stelle (ma come vedremo la lista iniziale era molto più ampia). Con ingiunzione di rifare le confezioni e ritirare dal mercato i rivali. In un primo momento il giudice aveva dato ragione al marchio leader. In secondo grado quella sentenza viene annullata.

Una doccia gelata

In questa seconda sentenza, il tribunale di Brescia ha deciso di respingere tutte le richieste di Mulino Bianco, cominciate a giugno del 2023 con la prima denuncia in cui era compresa la richiesta di ritirare dal commercio Tondolotti, Amiconi, Raggi di Sole, Maramao, Armoniche, Gocciolotti, Cruschetti, Zuccheri, Tuorlini e Biscotti con vari mix di cereali e frutta, prodotti da Tedesco e distribuiti in varie catene di grande distribuzione da Sapori Artigianali. A dire di Mulino Bianco, questi prodotti imitavano spudoratamente ingredienti, forma, aspetto e confezioni di diverse loro linee, a comprendere Macine, Abbracci, Campagnole, Molinetti, Galletti e Tarallucci, i Pan di Stelle, le Gocciole Pavesi, e Gran Cereale e i Gran Cereale Frutta. A seguire la prima sentenza a Brescia che dava lo stop a Amiconi, Gocciolotti e Maramao della linea Borgo del Biscotto. Poi il ribaltone.

Battuti in secondo grado: la risposta di Barilla

Il 18 marzo scorso, il giudice di Brescia ha di fatto annullato gli effetti della prima sentenza. Per via della grande diffusione popolare dell’aspetto e delle confezioni di certi biscotti dolci, definita dal tribunale come “volgarizzazione”, è impossibile che il consumatore medio compri i biscotti di Tedesco e Sapori Artigianali (venduti nelle catene Conad, Esselunga, Coop, Carrefour, Iper, Aldi e Lidl) e li confonda con quelli di Mulino Bianco Barilla. Nessun “effetto di agganciamento” secondo la sentenza. Quindi le copie non sono copie ma hanno pari dignità commerciale, e perciò nessuno stop alla loro vendita. Tolto anche il “carattere d’urgenza” con cui Mulino Bianco chiedeva il ritiro dei prodotti rivali, dato che secondo sentenza, il marchio del gruppo Barilla già dal 2016 sapeva dell’esistenza dei biscotti concorrenti. In precedenza Mulino Bianco non aveva voluto commentare la sentenza, e così fa anche questa volta specificando che non finisce qui, perché ricorrerà al successivo grado di giudizio. 

La migliore crema dolce spalmabile è Nutella? No: i test e le “rivali” che l’hanno battuta. Leggi qui