Davvero il consumo di questo alcolico è questione di genere e di un sentimento di inferiorità? Cristiana Lauro risponde in dettaglio alla giornalista
di FoodCulture
A quanto pare esiste una discriminante gender e tutta femminile sugli effetti e gli usi dell’alcol. In particolare, del vino. Ha avuto una certa eco il discorso sul perché le donne bevono vino, fatto come ospite di Tg2 Post da Antonella Boralevi, scrittrice, giornalista e opinionista. Interrogata sul rapporto fra il mondo femminile, la Boralevi ha detto: “Forse conviene guardare le cose un po’ in faccia. Noi donne abbiamo fatto e conquistato tante cose, però c’è dentro di noi un sentimento, temo sia qualcosa di genetico: noi non ci sentiamo quasi mai all’altezza“. Perciò, secondo l’opinionista: “Le donne bevono come un tempo si fumava una sigaretta, per darsi un tono. Ecco, noi non abbiamo bisogno del bicchiere di vino per sapere di essere persone di valore, come voi uomini. Soprattutto, direi, una piccola dose e mai bere da sole, in casa”.
La risposta della wine influencer Lauro
Nella stessa trasmissione si è anche parlato della minore presenza dell’enzima delle catalasi nelle donne, che le renderebbe meno resistenti al vino. Con sottolineatura della Boralevi: “Ecco, anche la scienza conferma”. Di fronte alla sicumera con cui sono state spacciate per verità queste pure e discutibili opinioni personali è intervenuta Cristiana Lauro, wine influencer e critica specializzata del settore eno che ha replicato su tutta la linea. Sulle pagine di Gambero Rosso, Lauro scrive: “Siamo di fronte alla solita storia: noi donne consumiamo vino per questioni di inadeguatezza, per disinibirci. Secondo qualche opinionista (ripeto, autorevole quanto basta), beviamo per aprirci al prossimo; forse per stringere nuove amicizie e apparire brillanti, se non per vincere il pudore di confidare alle amiche che nostro marito non ci sfiora da anni e quando cede alla chimica non lo fa con noi, aggiungo io. Tutte sciocchezze”. Poi la chiusa: “I maschi e le femmine bevono per ragioni assolutamente identiche nonché per il sano piacere di assaporare un calice di vino buono e spesso per conoscerne le origini e la storia, perché il vino è un prodotto culturale, ricordiamolo a chi parla a vanvera!”.
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