Quattro nuovi game sviluppati da altrettanti team italiani sotto la guida di veterani dell’industria italiana
Nella suggestiva cornice bolognese delle Serre dei Giardini Margherita, sono stati presentati alla stampa i 4 prototipi di videogiochi realizzati da altrettanti team di sviluppatori dell’Emilia-Romagna, vincitori della terza edizione di Bologna Game Farm. Iniziativa come sempre promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna, coordinata dal Comune stesso e realizzata con ART-ER, nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncrediBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA, l’Associazione Italiana dell’Intrattenimento Digitale Interattivo.
Bologna Game Farm – Le fasi di sviluppo
C’è una prima fase di pre-produzione con composizione del team e project design, la struttura imprenditoriale e la produzione della vertical slice; la seconda fase riguarda il self-publishing con relativa pagina Steam, creazione community e wishlist. I 4 team hanno ricevuto un contributo di 30.000 euro ciascuno e hanno condiviso i risultati ottenuti dopo 5 mesi e mezzo di “accelerazione” all’interno di un programma annuale. L’obiettivo è quello di presentare i prototipi a fiere di settore per individuare potenziali publisher interessati alla commercializzazione. La fase intensiva parte a inizio anno e termina a giugno, con consulenze e revisione costante dei prototipi a livello settimanale col fine di giungere a una “vertical slice” – demo giocabile.
Bologna Game Farm – Passato, presente e futuro
L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali ed esperti del settore come Ivan Venturi, guru italiano dei videogame, confermando il ruolo di eccellenza della Regione in questo campo e l’importanza economica e culturale dei videogiochi. Bologna Game Farm è un progetto in continua evoluzione, mirante a rafforzare le capacità manageriali e imprenditoriali del settore videoludico nell’Emilia-Romagna, incrementando la consapevolezza dell’importanza economica del comparto e sviluppando relazioni con l’ecosistema regionale dell’innovazione, favorendo iniziative di crossover con altri settori.
Delle 3 edizioni per il momento 3 team hanno già firmato un accordo di publishing con ulteriore finanziamento per lo sviluppo dello specifico progetto, altri team pubblicheranno in misura indipendente senza ulteriori aiuti economici dall’esterno. L’iniziativa favorisce anche l’indotto in tale ambito, con ampliamento dei vari team di sviluppo e una media di 5x unità per ciascun team quanto a nuove collaborazioni professionali. L’iniziativa industriale di livello B2C ha già formato un database con oltre 160 candidature spontanee tra coloro interessati a collaborare con Bologna Game Farm; sono stati attivati corsi ITS biennali specifici, unità di servizi di self-publishing, accordi di partenariato e costruzione di network internazionali. In tal senso Bologna Game Farm è entrata nel ramo europeo del network IGDA – Special Interesting Groups, che mira a connettere e sviluppare le attività di incubatori e acceleratori europei incentrati sull’industria videoludica.
Bologna Game Farm 2024 – I 4 progetti in accelerazione
tERRORbane VIRAL di BitNine Studio
Spin-off del capostipite tERRORbane, avventura comica ispirata a The Stanley Parable, in questo nuovo progetto il computer del giocatore viene attaccato da un’onda di programmi malware e virus, un misterioso sviluppatore ha la soluzione, fornendo delle IA che convertono i BUG in armi. Il giocatore, aiutato da un programma anti-virus e armato di codice, deve ribaltare la situazione contro queste forze malevole. Ricco d’azione frenetica, questo shoot-em Up Rogue-lite narrativo per PC e Switch è a giocatore singolo.
Notevole la scenografia, sottesa a un forte impianto narrativo preso dall’originale, anche qui con aspetti comici e segreti da scoprire nel corso di questa avventura. Definito dagli stessi creativi come “Inscryption che incontra Vampire Survivors”, dove c’è il mistero del primo mescolato al combattimento del secondo, dove la narrativa alimenta lo scontro che alimenta la narrativa. In ultima analisi si vuole anche stimolare un pensiero sull’ascesa dell’IA nell’industria creativa. Interfaccia utente fortemente ispirata a Persona 5 e Hi-Fi Rush, single gamer circondato da un’estetica vintage anni 2000
KAI di Dandelion
Avventura/esplorazione con elementi strategici di gestione delle risorse. La protagonista è Akira, catapultata da un’astronave in un ambiente sottomarino, esplorandolo per svelarne il mistero e superare le proprie paure e ricordi. In assoluto questo è il game che più ci ha affascinato per grafica, colori, scenografie e ambientazioni sottese a una scoperta continua e una trama intrigante: Akira vuole ritrovare il suo migliore amico e scoprire cosa si nasconde dietro la missione.
Visione sia in terza che prima persona, occorre utilizzare delle esche per attirare e guidare gruppi di pesci; ci sono predatori da gestire, risolvere enigmi per sbloccare antichi meccanismi e accedere a nuove aree, piuttosto che divertirsi creando coreografie sottomarine. Plauso alla creazione di un sound design che è pura poesia tra musica e suoni subacquei, capace di illuminare la scena, trasmettendo serenità anche in virtù di un gameplay bilanciato. Lo stile scenografico in parte ci ha ricordato quello del mitico ICOsu PS2.
Sliding Hero di Silent Chicken
Un’avventura puzzle in stile “metroidvania” in cui il giocatore si muove interagendo con variopinti personaggi ispirati alla tradizione delle maschere italiane del carnevale veneziano e della Commedia dell’Arte italiana, per scoprire i segreti di un misterioso labirinto. Per gli amanti del retrogaming, questa coloratissima proposta sembra davvero provenire da una generazione dimenticata dove bastava una manciata di bit per sognare e trascorrere ore di divertimento. Un puzzlevania esplorativo dove si scivola in una sola direzione finché non si incontra un ostacolo.
L’ispirazione per questo game arriva principalmente da Le Grotte di Ghiaccio di Pokémon e Zelda, occorre evitare zone pericolose, sconfiggere boss, sbloccare scorciatoie e incontrare personaggi alla scoperta di ciò che è nascosto all’interno di una sontuosa villa veneziana del ‘700. Vincente la concept art alla base del progetto. Single gamer, previsto per piattaforme PC & Switch.
Block number 5 di Mad Squares
Gioco di ruolo a tema Graffiti, Street Art e cultura Hip Hop, offre al giocatore libertà di movimento in una città distopica, permettendogli di dipingere ogni angolo combinando segni, lettere e immagini per creare graffiti unici. Si impersona un individuo dove occorre decidere se comportarsi da vandalo o da vero artista all’interno del sistema morale del game, misurando come si è percepiti dagli altri in base al proprio operato. Tutto si svolge all’interno della città di Pyramid, dove sono impilati 4x quartieri sofferenti per ingiustizie e disuguaglianze. Qui si “conquistano” le strade con la propria arte, affermandosi all’interno del substrato culturale.
Unicità del game quella di stimolare la fantasia nella creazione dei graffiti, tramite l’editor integrato, così come è possibile collezionare e usare graffiti di veri artisti, imparare tecniche di ketching: si può scegliere varie categorie di grafici, dal più semplice al più complesso. Si può dipingere ovunque ma occorre stare attenti alle forze dell’ordine (maiali obesi e per questo apparentemente poco reattivi). Progetto non solo dentro ma anche fuori dal gioco, puntando a rendere Block Number 5 un aggregatore in ambito street art e graffiti.
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