di Askanews
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Roma, 27 mag. (askanews) – La fiction italiana grazie a Netflix sposta in avanti i propri confini raccontando la normalità di una donna che ha compiuto la transizione di genere in “La vita che volevi”. Interpretato da Vittoria Schisano e diretto da Ivan Cotroneo, è disponibile sulla piattaforma dal 29 maggio. La protagonista è una professionista realizzata nel proprio lavoro, che vive a Lecce. L’arrivo di una vecchia amica, interpretata da Pina Turco, sconvolgerà la sua quotidianità, facendo emergere ricordi, scoperte inattese, un futuro che cambia rotta. “Per la prima volta si raccontava un personaggio Amab non ai margini della società, completamente, e uso una parola che non mi piace, normalizzato e non santificato.
– ha spiegato la protagonista – Invece Gloria è una donna che ha fatto un percorso di transizione ma è una donna che poi è una moglie, è una madre, è un’amica, è una figlia, è una professionista”.Vittoria Schisano è la prima attrice transgender protagonista di una serie in Italia. “La vita che volevo era esattamente questa, l’ho sognata a lungo, per tanto tempo ho pensato di non esserne all’altezza. – ha confessato l’attrice – E poi capisci che hai solo un’opportunità per essere felice: quella di dirti la verità, di dirla a te stessa, di batterti per la vita che vuoi e pretenderla. E spero che sia proprio questo il messaggio che darò con questa serie, che daremo con questa serie, di credere nei propri sogni, di credere in se stessi, di non credere a tutti quelli che ti dicono: sei sbagliata, sei una donna di serie B”. Il regista a proposito del fatto che il cinema sta raccontando una società che è in cambiamento e che alcuni rappresentati politici non comprendono, ha detto: “Io ho vergogna per il fatto che alcune di queste persone vengano mandate in Europa a rappresentarci. E’ un mondo in cui ci sono delle recrudescenze di intolleranza, persino di violenza, che sono tanto più forti adesso perché con molta forza, perché è la forza della società, il mondo sta cambiando”.
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