Google AI, l’intelligenza artificiale di Google, sta creando non pochi problemi e polemiche, per via di risultati non proprio accuratissimi prodotti da alcune ricerche. Almeno questo è quanto stanno denunciando alcuni utenti. Secondo la compagnia però, la colpa sarebbe sostanzialmente della stupidità delle domande poste, che porterebbe a delle risposte non proprio precise, per così dire.
Liz Reid, VP e Head of Google Search, ha difeso l’intelligenza artificiale con un post sul blog ufficiale della compagnia, affermando appunto che le risposte sbagliate sono per la gran parte dovute alle domande degli utenti. Ha anche svelato che alcune delle risposte, diventate meme, sono in realtà dei falsi. “Non c’è niente di paragonabile ad avere milioni di persone che usano la funzione con molte nuove ricerche “, ha scritto. “Abbiamo anche visto ricerche nuove e senza senso, apparentemente finalizzate a produrre risultati erronei.”
La riposta è dentro di te, ma è sbagliata
La testata The Verge ha però sottolineato come alcune risposte errate siano state date a domande più che legittime, come una che ha chiesto la quantità di ossa in una mammella. Si tratta di questioni che possono sorgere in chiunque e che possono creare dei grossi fraintendimenti, anche perché la conoscenza non è innata e non esistono domande davvero stupide se nascono da sincera curiosità.
Anche consigli come “mettere della colla nella pizza” nascono da domande basilari e molto chiare. Inoltre è stato notato che Google AI ruba letteralmente le risposte da diversi siti internet che sono bloccati dal motore di ricerca. Insomma, da una parte li censura, dall’altra prende il loro materiale senza permesso proponendolo come suo. Google ha ancora molto da fare per addestrare la sua intelligenza artificiale, una tecnologia che di suo è ancora in fasce.
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