di Ansa
(ANSA) – BOLOGNA, 14 GIU – “Canzoni composte da zero, per
quanto bellissime, che non sono nate da un uomo, sinceramente
non mi interessano. Se c’è un’emozione che non è nata da una
persona e non mi racconta una persona, non mi interessa che sia
bellissima perché non esiste. Dobbiamo imparare meglio di quanto
che abbiamo fatto con internet a usare le invenzioni eccezionali
per renderle nostre e non il contrario”.
Lo ha detto, parlando
di intelligenza artificiale, Manuel Agnelli a margine del “Wmf –
We Make Future” a Bologna.
“L’intelligenza artificiale in ambito musicale può incidere
tantissimo – ha detto – perché apre degli orizzonti pazzeschi
come li hanno aperti la digitalizzazione, prima ancora il
computer e l’elettronica stessa. Beethoven e Bach la chitarra
elettrica non sapevano neanche cosa fosse, per non parlare
appunto di alcuni sintetizzatori, ma secondo me li avrebbero
usati in maniera molto creativa. Ed è proprio questo il punto:
l’intelligenza artificiale va usata dall’uomo, non dobbiamo
farci usare dall’intelligenza artificiale”.
Manuel Agnelli è uno degli artisti che si è esibito in fiera
a Bologna per Wmf, insieme a Gaia (stasera), Dardust. Domani in
scaletta anche Colapesce Dimartino. (ANSA).
.
di Ansa
Post comments (0)