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Music

“Musicultura e Lunaria”: canzoni d’autore a Macerata e Recanati

today19 Giugno 2024 59

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“Or la squilla dà segno/Della festa che viene/Ed a quel suon diresti/Che il cor si riconforta”. Così Giacomo Leopardi, in uno dei (rari) gai versi. Festivàl è una parola francese, significa festivo. Al centro non vi è – non dovrebbe esserci – la performance, ma la partecipazione, la comunità. Ecco perché Musicultura è il Festival della canzone d’autore e popolare italiana. Da trentacinque anni, il Sabato del Villaggio nazionale, con vocazione sempre più globale. Musicultura non è una semplice rassegna frontale (palco, artisti, pubblico, applausi) ma un grande evento tridimensionale, diffuso tra Sferisterio, città e luoghi di incontro e confronto non convenzionali: cortili, portici, giardini e ristori come la storica Osteria Agnese, diventano altrettanti poli culturali, pubbliche piazze in cui ascoltare e scambiare racconti.

Musiculutra

Che nei giorni di Musicultura (venerdì e sabato prossimi) e della rassegna letteraria e musicale diffusa La Controra (da oggi, con il concerto di Fabio Concato) sono ovunque. E ovunque tutti sono accessibili a tutti: i grandi ospiti internazionali, i maestri della nostra canzone d’autore e i giovani vincitori della XXXVa edizione, quest’anno diciotto, i veri protagonisti di questo Festival. Che ora, dopo l’esperienza con Enrico Ruggeri (cittadino onorario della vicina Marotta, resterà in zona), avrà come conduttrici come Paola Turci e Caterina di Domenico, oltre che guide per i giovani vincitori e gli ospiti (i primi annunciati sono Enzo Avitabile, Diodato, Filippo Graziani, Serena Brancale).

Alla scoperta dei talenti La prima edizione la vinse, tra gli altri, Ezio Nannipieri, ora Direttore artistico, con “Metti alzarti che è un mattino”, ancora disponibile per l’ascolto, come trentacinque anni di canzoni, sul sito della Rassegna. Nel 1994 toccò ad un allora sconosciuto Gianmaria Testa. Nel 2005 fu il turno di Simone Cristicchi, che vinse con il primo grande successo, Studentesa universitaria. E ancora Mannarino, Naif Herin ed Erica Mou (2009), La Rappresentante di Lista (2014), fino ai Santi Francesi (2021). Insieme a loro, oltre un centinaio di cantautori che, al netto della notorietà, hanno mantenuto la vocazione a diffondere un modello di musica e di canzone sovente fieramente lontani dal vuoto mainstream televisivo, social e radiofonico, a volte addirittura contribuendo a contaminarlo con suoni e parole di qualità.

Un ecososistema creativo

Un ecosistema creativo Musicultura e La Controra sono l’ecosistema di un mondo che non termina a Macerata, ma continua a Recanati, dove Lunaria (luglio) porta poesia e canzone nei luoghi di Leopardi. Diciotto campioni di quest’anno, che da quest’anno, finalmente, segnano uno spartiacque: il ritorno della musica (soprattutto acustica) suonata per davvero e cantata senza il favore di quell’ammazza-talenti che porta il nome di autotune. Terminata anche da noi la sbornia trap e elettro-pop, si torna a fare musica. I loro nomi? Falce, Helle, Nyco Ferrari, Sandro Barosi, Eda Marì, Alec Temple, Porce, De.stradis, Velia, Tommi Scerd, Eugenio Sournia, Mai, Nico Arezzo, Anna Castiglia, Delvento, Bianca Frau, The Snookers, Dean Barret.

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Scritto da: redazione

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