È durato poco più di due mesi il ritorno di Morgan nel perimetro di una major, Warner Music per la precisione. Giusto il tempo di far uscire Rutti, nel senso dell’ultimo singolo del frontman dei Bluvertigo. Poi il 10 luglio 2024 Warner Music Italy «alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi e riportati dalla stampa italiana», recita la nota ufficiale della casa discografica, «dà mandato ai propri legali per interrompere il rapporto contrattuale in corso con l’artista Morgan lasciando che la questione sia dibattuta nelle giuste sedi».
Di mezzo c’è un processo per stalking in corso al Tribunale di Lecco che vede l’artista di Monza alla sbarra per un comportamento persecutorio nei confronti della cantautrice Angelica Schiatti, con cui aveva avuto una relazione. E la netta presa di posizione dell’attuale compagno della Schiatti, il patron dell’indie nostrano Calcutta che sui social ha annunciato che non avrebbe avuto nessun futuro rapporto di collaborazione con Warner Music, se quest’ultima non si fosse pronunciata puntualmente sul caso.
Un caso che risale al 2021
La vicenda giudiziaria portata alla luce dal Fatto Quotidiano risale al 2021: Marco Castoldi in arte Morgan è stato rinviato a giudizio per presunti comportamenti persecutori nei confronti della ex. Oltre a minacce alla Schiatti e alla sua famiglia, ma anche a episodi di revenge porn, nelle carte visionate dal Fatto Quotidiano si fa riferimento anche anche al tentativo di ingaggiare due pregiudicati siciliani con il compito di portare Angelica al cospetto del leader dei Bluvertigo, aggredendo contestualmente il compagno della vittima.
«Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca», ha postato Calcutta su Instagram. «Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi quattro anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi».
Lo sfogo di Calcutta
Da qui il richiamo alla major: «Warner Music Italia (che non posso taggare perché è già nella lista account bloccati) ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti», continua Calcutta. «Per questo mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro».
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