Non è bastato uccidere Alexey Navalny. Dopo la morte del dissidente russo, avvenuta lo scorso 16 febbraio mentre era rinchiuso in una colonia penale artica in Siberia, le attenzioni del Cremlino si sono concentrate sulla moglie di quest’ultimo, in auto esilio da diverso tempo. Come ha riportato l’agenzia di stampa Ria Novosti, il tribun…
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