Minetti a fianco a Giiuseppe Cipriani: dinastia Harry’s Bar

Parola d’ordine: mai annoiarsi, mai rassegnarsi, rilanciare. La famiglia Cipriani, nota in tutto il mondo per l‘Harry’s Bar che dal mitico locale di Venezia è diventato un marchio internazionale con 4.000 dipendenti di cui un terzo in Italia, non è fatta per le mezze misure. Né Arrigo, figlio del fondatore e oggi più che arzillo ultra novantenne, né il figlio Giuseppe Jr. che ai tempi del Covid-19 e dei decreti del governo Conte si scagliò contro di questo, per come obbligava a tenere giù le serrande e trattava i lavoratori italiani in fermo forzato, documentando la differenza di “soccorso” dello Stato fra quel che accadeva a casa nostra e le sedi di Harry’s Bar negli Usa. Giuseppe Cipriani è il compagno di Nicole Minetti, ritratta di recente dal settimanale pettegolo Chi in giro per Milano col figlio, intenta a fare la spesa e lontana dagli scandali dei tempi in cui era la nuova creatura politica al femminile di Berlusconi, la consigliera regionale Lombarda e poi coinvolta nei processi sulle Olgettine e il caso Ruby. Altra vita, consegnata al passato.

Una dinastia sempre più strutturata

Dal 1931, prima fondazione a Venezia del mitologico Harry’s Bar, è trascorso quasi un secolo. La famiglia non si è affatto fermata e anzi, ha strutturato in modo sempre più ambizioso le proprie attività. Cinque anni fa i Cipriani hanno affidato il ruolo di amministratore unico della Cipriani Ita Holding a Massimiliano Ferruzzi, figlio di Arturo e Cristina Busi. Il tutto per espandere il marchio e debuttare sulla piazza Milanese, dopo le sedi negli Usa, a Ibiza, a Dubai e a Punta del Este. E’ l’ulteriore saldarsi dei rapporti fra due famiglie già unite da vincoli di parentela, e ai vertici della grande imprenditoria in Italia. Massimiliano Ferruzzi è parente di Cipriani junior aveva sposato Eleonora Gardini, figlia dei defunti Raul e Idina Ferruzzi, sorella di Arturo. In precedenza, Giuseppe Cipriani aveva liquidato le quote sociali alle sorelle Carmela e Giovanna e restuito quanto dovuto al fondo Blue Skye. Consolidando così il suo controllo del gruppo, sempre presieduto dal padre Arrigo ma nel cui Cda siedono Cipriani Jr. e Ferruzzi. E se l’erede va a 100 all’ora, il padre va letteralmente al doppio della velocità.

“Faccio sesso a 92 anni, le ne ha 40 di meno, e guido a 200 all’ora”

Settimane fa hanno fatto scalpore le parole di un Arrigo Cipriani, oggi 92enne, in pieno spolvero di emozioni, grinta, adrenalina e vitalità. Ne abbiamo scritto qui. Rimesso a posto dall’urologo che lo operò, dicendogli “abbiamo guadagnato dieci anni”, Arrigo se ne sente 50 di meno. E si gode la felicità in amore, che le ha dato una donna che ha 40 anni meno di lui, la stessa che ha rimesso a posto i conti dell’Harry’s Bar dopo un lungo e preoccupante periodo di crisi. Una famiglia col turbo, come si vede, capace di confermare il proprio impegno nei settori di “gestione di esercizi di caffè, bar, ristoranti, club privati, alberghi, produzione e il commercio di bevande e di alimentari” e di criticare senza paura, sempre per bocca del capostipite Arrigo, tutti gli eccessi degli chef stellati e del fine dining, che, dice lui, “si estingueranno da soli, come i dinosauri”. 

La rinascita di Arrigo Cipriani e dell’Harry’s Bar. Leggi qui