Qualcomm Snapdragon 8 Elite integra per la prima volta la comunicazione UWB

Nelle scorse ore Qualcomm ha annunciato il suo prossimo chip mobile top di gamma, lo Snapdragon 8 Elite. Benché il “piatto forte” di quest’anno sia la CPU, progettata completamente in proprio e con delle prestazioni che sulla carta sembrano davvero, davvero promettenti, c’è un’altra novità piuttosto grossa dal punto di vista della connettività, ovvero il supporto integrato al protocollo UWB, anche noto come Ultra-Wideband.

L’UWB è una tecnologia di comunicazione a corto raggio, vagamente simile al Bluetooth: la sua peculiarità è che permette di stabilire in modo preciso la direzione e la distanza di un ricevitore o dispositivo compatibile. Viene quindi sfruttata per “trovare le cose”, diciamo così: è la tecnologia alla base degli AirTag di Apple o dei migliori prodotti della concorrenza, che negli ultimi anni ha iniziato a farsi strada anche nei dispositivi mobile più prestigiosi, come gli Apple iPhone, alcuni Samsung Galaxy S, alcuni Google Pixel, Apple Watch, Google Pixel Watch e perfino AirPods.

Come possiamo vedere, Apple è particolarmente “fan” di questa tecnologia perché non solo le permette di offrire una rete “Dov’è” molto efficace nel trovare dispositivi perduti, sia che li abbiamo lasciati al pub ieri sera sia che siano finiti tra i cuscini del divano, ma anche per rendere un pochino più “magiche” e sorprendenti le interazioni tra i vari dispositivi dell’ecosistema, come per esempio AirDrop. Con l’avvento dell’integrazione di UWB in chip già esistenti è facile immaginare che la tecnologia si diffonderà ancora più rapidamente anche nell'ecosistema Android, che come sappiamo è più sfaccettato e soprattutto presente anche in fasce di prezzo più abbordabili.

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