Ogni sconfitta rappresenta una lezione e con questo spirito, Lionsgate ha parlato dell’incredibile flop di Borderlands, un disastro che la produzione ha ritenuto “imprevedibile” a fronte di un cast stellare e di alto budget.
Basato sull’omonimo videogame di successo, Borderlands di Eli Roth segue, in un futuro lontano, una famigerata cacciatrice di taglie (Cate Blanchett) mentre stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati. Insieme, combattono mostri alieni e banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora.
L’amministratore delegato Jon Feltheimer ha raccontato come Borderlands non sia proprio nato sotto una buona stella: “Quasi tutto ciò che poteva andare storto è andato storto – ha raccontato – è rimasto sullo scaffale per troppo tempo durante la pandemia, e le riprese e l’aumento dei tassi di interesse lo hanno portato fuori dalla zona di sicurezza dei nostri soliti rigidi modelli finanziari“. Tuttavia il risultato al box office è stato una vera e propria doccia gelata per lo studio: “i guadagni erano al di fuori della gamma di risultati che ci saremmo aspettati – ha detto il CFO Lionsgate Jimmy Barge – dato il cast IP sottostante e le dimensioni del budget del film“.
Il bilancio Lionsgate, però, chiude con filosofia: anche dai flop si può imparare. Cosa possiamo salvare di Borderlands? La Take – Two Interactive si dice, però, soddisfatta: dopo l’uscita del lungometraggio, sono aumentate le vendite del videogame di Borderlands!
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