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Cinema

5 buchi di trama ne Il Signore degli Anelli che forse non avete notato

today14 Novembre 2024 10

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La trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson ( dove puoi trovare la nostra recensione) ha conquistato il pubblico non solo per la sua qualità senza tempo, ma anche per l’amore e l’attenzione ai dettagli che traspare in ogni scena.

Tuttavia, come in ogni grande opera cinematografica, anche qui si trovano alcune incongruenze narrative, piccoli “buchi di trama” che possono sfuggire anche agli spettatori più attenti, ma che comunque non compromettono l’intero lavoro. Vediamo i cinque più significativi.

Quando Merry e Pipino incontrano Barbalbero nella foresta di Fangorn, cercano di convincere lui e gli altri Ent a unirsi alla guerra contro Saruman. Inizialmente esitanti, gli Ent cambiano idea quando Barbalbero vede la devastazione causata dagli orchi di Saruman nella foresta. Gli Ent marciano quindi su Isengard, distruggono la diga, liberano il fiume e intrappolano Saruman nella sua torre, prendendo rapidamente il controllo dell’area. Il più grande errore di Saruman è inviare tutte le sue forze Uruk-hai a Rohan, lasciando Isengard quasi indifesa, con solo pochi gobli a guardia, risultando la conquista davvero insoddisfacente.

In Il Ritorno del Re, mentre Frodo e Sam si avvicinano al Monte Fato, Sauron distoglie la sua attenzione dal vulcano, mandando le sue truppe verso la Porta Nera per combattere Aragorn e il suo esercito. La cosa sorprendente è che il Monte Fato, l’unico luogo in grado di distruggere l’Anello, viene lasciato senza sorveglianza. Considerando quanto Sauron brami l’Anello, ci si aspetterebbe che proteggesse questo accesso con maggiore attenzione, rendendo la sua scelta strategica alquanto incoerente.

In Le Due Torri, Frodo, Sam e Gollum vengono catturati dagli uomini di Faramir e portati a Osgiliath. Qui, uno dei Nazgûl vola vicino a Frodo e sembra percepire la presenza dell’Anello, ma inspiegabilmente non interviene. Questo è strano, dato che l’Unico Anello è così vicino a Mordor e a portata di mano per Sauron. Invece, il Nazgûl prosegue senza agire, lasciando che la battaglia per Gondor continui.

Gandalf è uno degli esseri più potenti nella Terra di Mezzo e lo dimostra quando usa la sua magia per scacciare i Nazgûl e quando evoca le aquile per salvare Frodo e Sam nel finale. Tuttavia, i fan si sono sempre chiesti perché Gandalf non usi più spesso i suoi poteri durante la trilogia. Invece di sfruttare appieno le sue abilità magiche, Gandalf interviene solo sporadicamente, risultando per lo più come un vecchio saggio abile in battaglia.

Uno dei punti più discussi della trilogia riguarda le aquile. Dopo essere stato imprigionato da Saruman a Isengard, Gandalf invoca un’aquila per fuggire, e la scena si ripete alla fine per salvare Frodo e Sam dal Monte Fato. Molti si chiedono perché le aquile non siano state usate sin dall’inizio per avvicinare la Compagnia al Monte Fato. Anche se non avrebbero potuto portare l’Anello fino alla fossa, avrebbero potuto facilitare notevolmente il viaggio.



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Written by: redazione

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